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DIARIO DEI VISITATORI

[ 2269 messaggi sul diario - pag 115 di 227 ]
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Vale
di Cirič (TO) ora a Roma ha scritto:
Ciao Ragazzuoli e ragazzuole delle valli!
Come state?
Quì è scoppiato il caldo e io ho tutti i vestiti invernali.. per fortuna ci sono le elezioni e così ho una scusa per salire su, fare il cambio di vestiti e soprattutto... rivedere le mie belle montagne all'orizzonte e... magari vengo anche a fare un salto in quel di Chianale... A Roma sto facendo grandi cose, ho conosciuto gente favolosa, ma... continuo a non sentirmi a casa mia e ho bisogno di una bella festaccia occitana con tutti voi... Un grande bacio a tutti!
Vale
[ #
03/04/2006 13:48:20 ]
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elena
di torre pellice ha scritto:
hola!!vi ho visto per la prima volta qui a torre, quando eravate venuti per l'iniziativa r/esistere, il 2luglio 2005 e mi siete rimasti nel cuore!!quando venite dinuovo a trovarci?un grazie, un po' in ritardo, per quella volta!!
[ #
31/03/2006 20:04:02 ]
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C.M. INFORMA
ha scritto:
ATTENZIONE: la manifestazione di Cavour, in cui suoneremo 5 o 6 pezzi della Resistenza, è stata spostata da giov 20 a ven 21 Aprile.
Sono intanto in cantiere altre manifestazioni simili.
Oggi e sempre Resistenza!!!
[ #
31/03/2006 10:38:28 ]
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marqula
di altrove ha scritto:

approfitto come al solito del vostro sito per segnalarvi la mostra che inaugurerò sabato 1 aprile a Susa. La festa ufficiale è alle 17, per l'inaugurazione, ma in località non troppo segreta si continuerà la crapula e la deboscia fino alle prime luci dell'alba. Portate la festa che volete trovare, bella vita!
"Non adatti ai lavori"
espongono: Marco Bailone, Beppe e Giovanni Gromi
SUSA Castello della Contessa Adelaide
dal 1° al 16 aprile 2006 inaugurazione 1° aprile ore 17.00
Orari: dal giovedi alla domenica dalle 15.30 alle 18.30.
Inaugurazione con musica, canti e balli con François Breton, Li santi Ballaranu, vari suonatori spontanei.
*****************
François Breton:
Fondatore della compagnia itinerante Croque Mule, polistrumentista suonatore appassionato di praticamente ogni cosa, animatore di canti spontanei, liuteria selvaggia, Tai Chi, nomadismo applicato. Eccezionale interprete della canzone francese (Brassens), emoziona e fa ballare con il suo organetto diatonico.
Li Santi Ballaranu:
Canti e balli dal Salento al Piemonte
“San Ballarano” non esiste. È un espediente, tutto salentino, per imprecare senza coinvolgere alcun santo mantenendo ben saldo il proprio posto in paradiso. “Li Santi Ballaranu” esistono. È un insieme di cose e persone che definire “esperienza aperta” è assolutamente riduttivo nonché impreciso. Ponendosi sempre gli atavici quesiti:
“Chi siamo? Dove suoniamo?”, si parte alla volta di nuove mete sonore e di bella gente, pronti a raccattare qualsiasi abile suonatore o fine cantore s’incontri.
[ #
27/03/2006 11:27:00 ]
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simone
ha scritto:

per valentina
il film che hai visto a bergamo ha con nostro grande piacere vinto il premio del pubblico al festival. lo abbiamo girato nel 2004, finito di monntare nell'ottobre 2005, é andato, per adesso, al 49° london film festival, al 9° bradford film festival e, appunto al 24° bergamo film meeting. prossimamente dovremmo riuscire a fare un'anteprima a cuneo, torino e bologna. se qualcuno desiderasse maggiori informazioni scrivete pure a info@aranciafilm.it
[ #
20/03/2006 08:35:40 ]
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Nņves da Paratge
ha scritto:
Dopo il NO! irremovibile del Comune di Castelmagno al suo passaggio nei mesi di Luglio e Agosto, gli organizzatori de “La Fausto Coppi” hanno modificato il percorso ed hanno deciso di andar a crea problemi in altre valli.
Da questo momento qualcuno tirerà un sospiro di sollievo, qualcun’altro invece inizierà a preoccuparsi, se lo avesse fatto prima…
Riportiamo sotto i nuovi tracciati, da notare che la Val Maira si beccherà entrambi i tracciati!
Percorso Granfondo:
Cuneo – Vignolo - Cervasca – Bernezzo – Caraglio – Valgrana – Montemale (mt 961) – Dronero – Busca – Colletta di Rossana (mt535) Rossana – Venasca – Brossasco – Melle – Frassino – Sampeyre – Colle di Sampeyre (mt. 2284) - Elva – Stroppo – Prazzo – Canosio – Marmora – Colle Fauniera (mt 2416) – Demonte – Madonna del Colletto (mt 1304) Valdieri – Roccavione – Borgo San Dalmazzo – Boves – Cuneo.
_________________________________________________
Percorso Mediofondo:
Cuneo – Vignolo - Cervasca – Bernezzo – Caraglio – Valgrana – Montemale – Dronero – Busca – Rossana – Venasca – Brossasco – Melle – Frassino – Sampeyre – Elva – Stroppo – Dronero – Caraglio – Cuneo.
[ #
13/03/2006 19:42:24 ]
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Valentina
di Milano ha scritto:
alla mostra del cinema di Bergamo (www.bergamofilmmeeting.it) ho trovato questo:
Ore 20,30
MOSTRA CONCORSO
E l’aura fai son vir (Il vento fa il suo giro) di Giorgio Diritti, Italia 2005, 110’, v.o. sott. it.
Un paese in Alta Val Maira, nel Cuneese, al confine con la Francia. Cultura e lingua occitana. Pochi abitanti, molti anziani, neve, pascoli. Un pastore francese che alleva capre e fa il formaggio vuole trasferirsi qui con la famiglia. Tolleranza e diffidenza si scontrano. O premier film en Itália parlat en lenga occitana.
qualcuno ne sa qualcosa???
bacio Valentina
[ #
12/03/2006 14:23:16 ]
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firma anche tu!
ha scritto:
prossimamente il Patto delle Alpi sarà anche on line sul nostro sito.
SE VOGLIAMO CHE SERVA A QUALCOSA OCCORRE RACCOGLIERE PIU' FIRME POSSIBILE!!!
SE VUOI FIRMARLO (in attesa di poterlo fare da questo sito) MANDACI UN'EMAIL CON IL PATTO E SOTTO AGGIUNGI IL TUO NOME, COGNOME E VALLE (O CITTA') DI APPARTENENZA.
OPPURE MANDACI UN'EMAIL CON SCRITTO "FIRMO IL PATTO", NOME, COGNOME E VALLE.
OPPURE VAI ALLA PAG. http://www.paratge.it/valadas/politica/patto_it.htm
E' giunta l'ora di far sentire la voce delle Valli!
Forso!!!
[ #
02/03/2006 17:20:53 ]
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C.M. informa
di Valades ha scritto:
Vous navizen que la Festo de Li Loups a La Chanal se fazaré decò se la fai pa bel.
Per la Beò en cas de marì temp diamenjo 26 la manifestasioun se fai mac mars 28. En cas de marì temp mars, o dimenjo e mars, la se fazaré diamenjo 5 de Mars.
Vi ricordiamo che i Loups a Chianale si faranno con ogni condizione di tempo.
Per la Beò di Bellino invece in caso di brutto tempo domenica 26 si farà solo martedì 28. In caso di brutto tempo martedì o domenica 26 e martedì, si farà domenica 5 Marzo.
E' stato presentato alla stampa a Torino mercoledì il PATTO DELLE ALPI PIEMONTESI, presentato da singoli liberi cittadini delle Vallate che, riprendendo il discorso interrotto dalla Carta di Chivasso del dopoguerra, hanno cercato di formulare proposte per un nuovo patto tra la montagna e la pianura in cui la prima non sia, finalmente, discriminata, sfruttata, marginalizzata. Si tratta di una serie d'importanti affermazioni di dignità, libertà e pari diritti e possibilità per le genti dei monti. Il documento verrà presentato a tutti i cittadini in appositi dibattiti in diverse Valli, a partire dalla Val Susa per continuare poi, per ora, con la Val Pellice e la Val Po. Noi ci occuperemo nei primi appuntamenti, della necessaria cornice musicale.
Per ora è firmato dai liberi cittadini che hanno voluto partecipare al lungo lavoro di redazione, portando idee, esperienze e significati.
Prossimamente SARA' SCARICABILE DAL SITO, con gli appositi fogli per una raccolta firme a tappeto: sarà importante coinvolgere le genti delle nostre Valli!
Il Patto non ha colore politico se non il verde delle nostre terre, il bianco nevi sui monti, il rosso dei nostri cuori che non vogliono andar via, l'azzurro delle nostre acque rubate...!!!
Eccolo, (tiene un po' di spazio ma siamo sicuri che l'interesse superi il disagio...) sono molto gradite le adesioni e le idee nuove su come attuarlo e presentarlo a tutti! (anche tramite la nostra email).
"veneré lou temp...!!!"
PATTO DELLE ALPI PIEMONTESI:
Considerato che sessant’anni dopo la firma della Carta di Chivasso per le popolazioni delle vallate alpine del Piemonte è peggiorata la situazione di emarginazione politica, economica e culturale e questa tendenza non è stata modificata neppure con l’entrata in vigore della “Convenzione della Alpi” che, dopo la ratifica da parte di tutti i paesi alpini, ivi compresa l’Italia, resta in attesa della sua attuazione e in particolare di un protocollo specifico relativo alla popolazione alpina.
noi, cittadini delle valli alpine del Piemonte, affermiamo quanto segue.
Premessa:
In Piemonte ci troviamo di fronte ad una situazione paradossale: una pianura quasi completamente antropizzata è circondata da un territorio che si sta sempre più desertificando e la linea di demarcazione tra queste due realtà corre poche centinaia di metri a monte della fascia pedemontana, zona tra le più densamente abitate, quasi una città diffusa che traccia il confine tra la Grande Pianura e le Alte Terre ed in questo contesto vanno comprese alcune “porzioni di valli” che, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, hanno subito un “percorso di sviluppo” legato ad un modello di turismo non sostenibile e nelle quali si sono riprodotte dinamiche tipiche dello sviluppo urbano.
Tale modello pur avendo “arginato”, in queste aree, il fenomeno dello spopolamento favorendo l’inserimento di persone attratte dalle nuove opportunità economiche, ha lasciato impatti pesanti sul territorio compromettendone per sempre le qualità ambientali, naturalistiche e paesaggistiche.
La montagna era stata, se non fiorente, sicuramente forte quando le persone che la abitavano facevano riferimento anche a una seconda scala di valori, oltre a quella personale e una scala di valori comuni è ancora condivisa dalle comunità che vivono la montagna. In questo contesto comunitario per le popolazioni delle vallate alpine non è possibile accettare un approccio contrattuale alla vita, perché ci sono cose che sono sentite come patrimonio collettivo e che costituiscono l’essenza stessa e il motivo d’essere della comunità, ci sono cose che non sono in vendita e perciò è impossibile quanto inutile imporne il prezzo.
Se l’approccio liberal ha funzionato in pianura, bene o male che sia, in montagna ha dimostrato tutti i suoi limiti e ad esso va in buona parte imputato lo spopolamento delle valli alpine ed il modello di sviluppo turistico non sostenibile che caratterizza alcune alte valli.
Le valli alpine e la pianura negli ultimi tre secoli si sono allontanate, ma questa frattura va superata nell’interesse di tutta la regione
La regione non può che essere un insieme composto da tasselli ai quali va riconosciuta pari dignità su tutti i piani, dando visibilità, peso e voce a tutte le differenze, che sono il grande patrimonio del Piemonte.
Questo è il modo di realizzare il “Sistema Piemonte”.
Temi essenziali:
1° la struttura di potere:
gli interessi delle popolazioni alpine non sono rappresentati nella struttura di potere ed esse sono in posizione subalterna rispetto al potere centrale; è lo Statuto Regionale che deve porre fine a questa situazione, facendo proprio in modo chiaro il concetto di sussidiarietà, recependolo come valore fondante nel “corpus legis” regionale;
2° la gestione del territorio:
essa è di competenza delle popolazioni alpine, le quali devono essere rappresentate nelle istituzioni in modo proporzionale sia alla propria consistenza numerica che all’estensione del territorio montano che vivono;
3° il livello minimo di servizi :
l’erogazione dei servizi è la leva che deve essere utilizzata per far ripartire il volano dell’economia alpina, le priorità sono:
-i giovani, a loro vanno garantite pari opportunità nell’accesso ai saperi;
-le attività produttive, ad esse deve essere offerto un livello di servizi che attiri insediamenti, nel rispetto della qualità ambientale e tutela del patrimonio irripetibile del territorio ;
Le richieste delle valli alpine
- le popolazioni delle vallate alpine devono partecipare alla struttura di potere regionale, perciò chiediamo innanzitutto la ridefizione dei collegi elettorali in modo da garantire la presenza di rappresentanze alpine a tutti i livelli;
- ogni decisione relativa a interventi strutturali e ogni tipo di utilizzo delle risorse del territorio, deve passare attraverso il consenso degli abitanti delle valli, consenso che si può esprimete sia attraverso consultazioni popolari, sia con delibere dei consigli comunali, sia con iniziative previste dagli statuti comunali;
- in ogni atto degli enti competenti, U. E., stato, regione e provincia, deve essere prevista una normativa specifica per la montagna;
- l’erogazione dei servizi deve affrancarsi da considerazioni prettamente economiche ed efficienziali, la qualità dei servizi deve diventare lo strumento per promuovere insediamenti produttivi e per creare un clima di vivibilità;
- il razionale e corretto utilizzo delle risorse naturali deve trovare una collocazione funzionale alla possibilità di vivere la montagna, l’approccio del “laissez faire” in montagna deve essere rivisto, cominciando dall’utilizzo dell’acqua e dalla gestione dei parchi naturali, per poi essere comunque esteso a tutto il territorio;
- i giovani delle valli devono essere messi in condizione di avere pari opportunità rispetto a quelli della pianura, a livello formativo e professionale, con particolare riguardo alla possibilità di formazioni mirate alle attività e alle eccellenze tipiche del vivere il monte;
- si deve ridurre la “distanza territoriale” tra montagna e pianura, attuando una politica di prezzi nell’erogazione dei servizi e una gestione adeguata per i trasporti, utilizzando in modo efficace le nuove tecnologie e utilizzando la leva fiscale come strumento perequativo;
- la manutenzione del patrimonio alpino, il suo presidio e la tutela ambientale, naturalistica e paesaggistica del territorio devono essere considerati servizi erogati dalle popolazioni delle vallate a vantaggio di tutta la regione;
- la pluriattività, sia individuale che famigliare, è storicamente alla base dell’impianto dell’economia alpina, perciò va riconosciuta, normata e tutelata a tutti i livelli.
Sottoscritto a Prazzo, il 12 febbraio 2006, da
Roberto Barbon, Valle Susa;Mariano Allocco, Val Maira;Sergio Berardo,Val Grana;Agostino Bonino, Valle Elvo; Valerio Carsetti, Val Maira; Aldo Charbonier, Valle Pellice;Pier Carlo Cotterchio,Valle Susa; Enrico Crespo, Val Pò;
Marco Cucchietti, Val Maira;Stefano Degioanni, Valle Stura; Diego Deidda, Val Grana;Cecco Dematteis, Valle Varaita; Ezio Donadio, Val Grana;Silvio Durante, Valle Susa;Silvio Einaudi, Val Grana;Beatris Ottonelli, Valle Varaita; Mario Piasco Val Maira;Enrico Raina, Val Maira; Walter Re, Valle Susa;Andrea Salsotto; Valle Maira;
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24/02/2006 16:52:39 ]
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GIANLUIGI PORRO
di ASTI ha scritto:
SONO GIANLUIGI PORRO DEL DIAVOLO ROSSO DI ASTI . DEBBO PARLARE CON QUALCUNO DI VOI PER UN CONCERTO .MI IN VIATE UN NUMERO DI TELEFONO ?CIAO E GRAZIE A PRESTO
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23/02/2006 18:37:24 ]
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[ 2269 messaggi sul diario - pag 115 di 227 ]
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domanda: Dove si terrą il vostro prossimo concerto ??
risposta: Non preoccuparti, al momento non lo sappiamo neanche noi !
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