 |
clicca qui,
per vedere i nostri bei faccioni e conoscere chi milita attualmente tra le fila del
"gruppo aperto" Charé Moulâ
|
|
 |
 |
Vuoi ricevere direttamente nella tua casella di posta elettronica
tutte le date dei nostri concerti, le nostre iniziative e le novità
del nostro sito? Allora iscriviti alla newsletter
dei Charé Moulâ indicandoci il tuo indirizzo email
|
|
 |
 |
|
Questo sito non è ottimizzato per Internet Explorer®
|
|
 |
|
|
 |
DIARIO DEI VISITATORI

[ 2269 messaggi sul diario - pag 70 di 227 ]
|
 |
Maria
ha scritto:
In questi giorni di Festa Auguro a tutti voi serenita,gioia, pace e un futuro pieno di musica occitana.Il 2012 e l'arrivo del BAIO porti la voglia di continuare in tutti noi le tradizioni delle nostre montagne. AUGURI
[ #
17/12/2011 20:42:02 ]
|
laura
ha scritto:
Quanto è bello pensare alle nostre montagne quando il sole sorge e tramonta lasciando nei nostri cuori la speranza e la gioia di vivere e di amare.Aspettando la neve vi abbraccio caramente Laura
[ #
06/10/2011 22:36:42 ]
|
Pier Paolo Viazzo
ha scritto:
L’antropologo Gian Paolo Gri, in occasione del convegno promosso da Rete Montagna nel 2006 dal titolo “Le Alpi che cambiano: nuovi abitanti, nuove culture, nuovi paesaggi”, presentò la seguente relazione: “Il peso dei numeri e degli anni: intorno al rapporto fra demografia e mutamento culturale”. Egli notava come nei due ultimi decenni del XX secolo l’immagine della società alpina fosse uscita profondamente cambiata da una stagione di studi – storici, geografici, antropologici – «segnata dal peso che i numeri hanno cominciato ad avere nelle analisi e nelle interpretazioni delle scienze umane». Partendo in effetti da un esercizio in larga misura numerico quale la ricostruzione della demografia delle Alpi nel lungo periodo, questi studi avevano fatto emergere una serie di “paradossi” – non solo demografici, come la relazione inversa tra altitudine e livelli della mortalità infantile, ma anche socio-culturali, come ad esempio la tendenza dell’alfabetizzazione a crescere con l’altitudine – che hanno imposto un ripensamento dei rapporti tra pianura e montagna soprattutto nel passato.
Nuovi e diversi paradossi alpini stanno però affiorando in questi anni, ancora una volta segnalati da mutamenti nei numeri della popolazione. Il mutamento più sorprendente – osservabile nelle Alpi francesi già nell’ultimo scorcio del XX secolo, ma riscontrato nell’ultimo decennio anche in varie parti delle Alpi italiane – è dato da una crescita degli abitanti in molti comuni dopo oltre un secolo di ininterrotto declino. Tale crescita, riconducibile primariamente all’immigrazione di “nuovi montanari”, si traduce in un mutamento di composizione delle popolazioni alpine che a sua volta solleva questioni di grande interesse: in primo luogo, infatti, impone di domandarsi con più forza e precisione che in passato – come già aveva fatto qualche anno fa Enrico Camanni – di chi siano le montagne e il loro patrimonio culturale, chi abbia il diritto e/o il dovere di trasmetterlo, e con quali modalità. Ci si deve chiedere innanzitutto se – o, meglio, in che senso – un mutamento demografico quale indubbiamente deve ritenersi l’inversione di tendenza che si registra oggi nella demografia alpina si traduca in un mutamento culturale. O, in altri termini, se questa inversione di tendenza implichi necessariamente una discontinuità culturale – soprattutto in un’area come quella alpina dove le comunità locali sono, in molti contesti, quasi condannate a dimostrare una continuità culturale con il passato. È affrontando domande di questo genere che ci si imbatte in nuovi paradossi: sembra infatti ragionevole credere – anche se questo andrà confermato da più puntuali indagini – che in non pochi casi una continuità culturale possa essere resa possibile solo da una discontinuità demografica (nuovi abitanti); e non si può escludere che, paradossalmente, settori forse ampi della popolazione “locale” (rappresentanti della continuità genealogica) possano ricercare innovazione e creatività (discontinuità) anziché una perpetuazione di tradizioni.
[ #
01/10/2011 10:44:20 ]
|
Lucia
ha scritto:
Mi ricordo la bellissima sera passata a Sampeyre il 14 agosto 2011 con rimpianto.Continuate così. Evviva l'Occitania e il nostro grande Piemonte.Un abbraccio Lucia
[ #
17/09/2011 22:21:28 ]
|
danilo
ha scritto:
10 anni fa, più o meno come ora, arrivavamo con la Traversada ad Elva. quanti ricordi. saluti a tutti i CM.
[ #
11/09/2011 18:43:40 ]
|
Valentina
di Milano ha scritto:
ah, solidarietà alla Val Susa!
[ #
19/07/2011 19:31:37 ]
|
Valentina
di milano ha scritto:
Profilo E!!!!
...e voi basta con sta storia che ciulate le fidanzate altrui, ormai siete tutti sposati!
[ #
19/07/2011 19:30:23 ]
|
pinot
ha scritto:
dopo un mese di libera repubblica della maddalena, dopo lo sgombero del 27, dopo la grande manifestazione del 3 luglio, è stato riallestito il presidio alla centrale di chiomonte.speriamo sempre in un vostro concerto.Sul sito "la valle che resiste" potete ammirare l'alta professionalità dei "difensori" della legalità e dell' ordine all'opera. A sarà dura, ma per la mafia dal tondino e cemento.
[ #
15/07/2011 19:49:02 ]
|
pinot
ha scritto:
cari CM e amici delle valli e montagne del cuneese la val susa resiste e siamo semore più incaz. incavolati.Domenica 3 luglio vi aspettiamo in massa per riprenderci ciò che è nostro.Consultate il sito notav.eu e la valle che resiste.A sarà dura
[ #
29/06/2011 16:23:41 ]
|
c.m.
ha scritto:
caro Pinot e cari amici della Val Susa,
siamo stati contattati proprio la settimana scorsa per suonare in quel presidio.
purtroppo noi siamo veramente molto mal messi e diversi di noi in questo periodo lavorano notte e giorno x motivi vari. impossibile partecipare se non con il cuore...! un vero peccato.
stiamo rifiutando molte date perchè non siamo veramente in grado attualmente di fare di più di quello che già facciamo.
in comepenso vorremmo condividere con tutti i lettori questa bellissima lettera.
a presto!
C.M.
"Caro Piero Fassino,
sono una vedova ottantenne, militante NO TAV e fino a poco tempo fa iscritta DS a Rivoli. Abito a Villarbasse da sola perché mio marito è deceduto meno di due anni fa. Dopo la tua recente comparsa al TG regionale, in cui ribadivi seccamente la volontà del PD e tua personale di forzare assolutamente la resistenza dei NO TAV all’inizio dei lavori per il TAV, sia con la forza pubblica sia con l’intervento del pur esecrato governo con l’esercito, ho sentito di doverti dire qualcosa. Già mi aveva amaramente delusa a questo riguardo la posizione in generale del tuo, e prima anche mio, partito per decenni. Da te però non mi aspettavo la durezza che hai dimostrato poiché tra i politici credo tu sia tra i pochi che conoscono la Valle di Susa, da dove trai le tue origini, nella sua conformazione fisica e nel sovraccarico già ora di ferrovia, autostrada, due strade statali. I tuoi genitori sono sepolti nello stesso cimitero dei miei e recentemente anche di mio marito. (leggi tutto)
Tuo padre, che ha rischiato la vita da partigiano proprio in questo pezzo di Piemonte, forse sarebbe anche lui insieme agli oppositori dello scempio distruttivo, deleterio, costoso e inutile che si vuole fare. Sappiamo in molti anche dalla parte dei SI TAV che basterebbe potenziare la linea storica. Io ho aderito e partecipo al movimento NO TAV dopo una lunga riflessione e ricerca di informazioni ad ampio raggio e poiché si continua in mala fede a criminalizzarlo e a parlare di anarcoinsurrezionalisti, vorrei dirti che vi partecipano cittadini di tutti i ceti e di tutte le età. Io ho ottantanni, sono nata a Rivoli e vivo a Villarbasse. In gioventù ero dell’Azione Cattolica, in età più adulta, con mio marito, sono stata iscritta al PCI, poi PDS, PD, DS fino a poco tempo fa, nella sezione di Rivoli. Ora così com’è il partito non fa più parte dei miei ideali. Come lavoratrice ero dipendente dell’Amministrazione Provinciale di Torino, Assessorato all’Istruzione e poi all’Assistenza come collaboratore psicologo e consulente psicopedagogico. Ho svolto volontariato sociale per quasi tutta la vita. Faccio parte dei “Beati costruttori di pace” e ho partecipato alla marcia internazionale della pace MIR SADA in ex Iugoslavia durante la guerra rischiando, oltre ai serbi, anche le bombe americane. Tutto ciò ti racconto non per vanto ma perché il ritratto di un NO TAV potrebbe dire qualcosa. Spero sempre che i DS abbiano aderito al progetto per l’alta velocità “ob torto collo”, per imperscrutabili motivi politici, ma ho i miei dubbi. Penso piuttosto che si tratti di deprecabile ignoranza del problema nella sua complessità. E’ probabile che, data la mia età, non vedrò granchè di realizzato di tanto scempio. Ma può darsi che, quando prossimamente arriveranno, mandati anche da te insieme a Berlusconi, i bastonatori della forza pubblica, ci sia anch’io tra i bastonati, insieme a tanti miei amici pensionati, cassaintegrati, disoccupati, operai, contadini, impiegati, insegnanti, studenti, tecnici, esperti del settore, personale della sanità. Questa lettera, se la leggi, credo non servirà a granchè, ma almeno forse ti suggerirà di non esibire tanto accanimento, ostilità e forse malafede verso chi cerca di difendere l’ambiente, la salute, la propria casa, la passione per il proprio lavoro, il denaro pubblico, dall’assalto di un progresso distruttivo che mira soprattutto agli interessi economici di pochi, forse anche della criminalità organizzata, alla visibilità politica. Quanto all’attuale rincorsa esasperata al “progresso” temo che finirà per distruggerci anziché arricchirci. Luca Mercalli, parlando con Chiamparino di questi problemi, presentando documentazione e studi si sentì rispondere “tute bale”. Questo non è più il mio PCI, PD, PDS, DS e mi resta l’assillo che alle prossime elezioni politiche non saprò dove andare. Ciao Piero Fassino."
Matilde Bertone
[ #
14/06/2011 19:15:02 ]
|
 |
 |
[ 2269 messaggi sul diario - pag 70 di 227 ]
|
 |
|
|
 |
|
domanda: Dove si terrà il vostro prossimo concerto ??
risposta: Non preoccuparti, al momento non lo sappiamo neanche noi !
Torna a visitare queste pagine per essere costantemente informato sugli spostamenti del tuo gruppo musical-etilico preferito.
|
|
 |
 |
|
altre feste e manifestazioni
|
|
 |
|