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DIARIO DEI VISITATORI

[ 2269 messaggi sul diario - pag 88 di 227 ]
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elisa
di alba ha scritto:
Ciao Sylvaine,
ho letto il tuo messaggio: è bellissimo e farò in modo che arrivi ad un numero elevato di persone perchè purtroppo oggi la fretta ci fa' dimenticare chi siamo e gli eventi ci impediscono di esprimerci come desideriamo con le persone che più contano per ciascuno di noi... grazie ancora per averci fatto riflettere...Dove l'hai trovato?
[ #
14/11/2008 17:37:30 ]
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sylvaine
ha scritto:
RICEVIAMO DA SYLVAINE E GIRIAMO...
Regalatevi due minuti per leggerla
Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi degli altri studenti nella stanza su dei fogli di carta,lasciando un po' di spazio sotto ogni nome.
Poi disse loro di pensare la cosa più bella che potevano dire su ciascuno dei loro compagni di classe e scriverla.
Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio.
Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato, e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di lui/lei.
Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria lista. Poco dopo, l'intera classe stava sorridendo. 'Davvero?' sentì sussurrare. 'Non sapevo di contare così tanto per qualcuno!' e 'Non pensavo di piacere tanto agli altri'erano le frasi più pronunciate.
Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof non seppe se i ragazzi l'avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva
importanza: l'esercizio era servito al suo scopo.
Gli studenti erano felici di se stessi e divennero sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua insegnante partecipò al funerale. Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava così bello e così maturo...
La chiesa era riempita dai suoi amici.
Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante fu l'ultima a salutare la salma.
Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò 'Lei era l'insegnante di matematica di Mark?'.
Lei annuì, dopodiché lui le disse 'Mark parlava di lei spessissimo'
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di Mark andarono insieme al rinfresco. I genitori di Mark stavano lì, ovviamente in attesa di parlare con la sua insegnante.
'Vogliamo mostrarle una cosa', disse il padre, estraendo un portafoglio dalla sua tasca. 'Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso.
Pensiamo che possa riconoscerlo'
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte.
L'insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in cui lei aveva scritto tutti i complimenti che i compagni di classe di Mark avevano scritto su di lui.
'Grazie mille per averlo fatto', disse la madre di Mark.
'Come può vedere, Mark lo conservò come un tesoro'
Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi. Charlie sorrise timidamente e disse
'Io ho ancora la mia lista. E' nel primo cassetto della mia scrivania a casa'.
La moglie di Chuck disse che il marito le aveva chiesto di metterla nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era conservata nel suo diario.
Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la sua lista un po' consumata, mostrandola al gruppo.
'La porto sempre con me, penso che tutti l'abbiamo conservata'
In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e per tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo che spesso dimentichiamo che la vita finirà un giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà.
Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono speciali e importanti.
Diteglielo prima che sia troppo tardi.
[ #
10/11/2008 13:35:34 ]
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Giulia
ha scritto:
Ha tagliato ieri il traguardo. E' il presidente numero 44 degli States.
Splendidamente, inizia la sua nuova era.
Nessuno ha creduto che potesse accadere davvero, finchè non è stata ufficialmente annunciata la sua vittoria.
Il motivo è semplice da immaginare: appartiene ad una razza afro-americana.
E' la chimera di M.L.King che si avvera.
Rappresenta la simbologia della risolutiva dispersione della schiavitù.
Si ritrova al governo, in un momento storico, economico e finanziario difficilissimo.
Riflettendoci, probabilmente, a McCain non è poi andata così male...
Ora, Obama dovrà dimostrare molto, moltissimo, avvalorando ciò che ha promesso.
Ci si interroga sulle motivazioni che hanno spinto il popolo degli States a riporre fiducia in una svolta così radicale, estrema, risoluta.
Forse che gli americani siano stanchi di veder morire i propri figli al fronte, in guerre dispendiose, truffaldine e di apparenza?
Forse che si ritrovino stravolti ed impauriti dalla recessione, che stanno subendo in primis?
Solo la storia concederà le eque simmetrie.
Di certo, così come Papa Wojtyla resterà il simbolo della metamorfosi dello scorso secolo,
allo stesso modo l'avvento di Barack Obama marchierà in maniera indelebile quello corrente.
The change is coming!
[ #
06/11/2008 22:57:41 ]
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emergency
ha scritto:
Finora il vostro coinvolgimento e' stato preziosissimo. In queste ultime ore della campagna "Un Centro pediatrico in Darfur" potremmo infatti riuscire a raccogliere tutti fondi necessari a coprire interamente i costi previsti per la costruzione del Centro a Nyala.
Il traguardo e' vicinissimo e la vostra partecipazione e' come sempre
indispensabile:
Fino alla mezzanotte di mercoledi 22 ottobre potrete inviare un SMS al
48587 donando 1 euro dal vostro cellulare personale o telefonare al
48587 da rete fissa Telecom con una donazione dal valore di 2 euro.
EMERGENCY ringrazia tutti i sostenitori anche a nome dei bambini del Darfur, ai quali potremo a breve prestare le cure mediche di cui hanno bisogno.
Per maggiori informazioni sul progetto in Darfur:
www.lanostraideadipace.org - 02.881881
Per sapere come sostenere le attivita' di Emergency:
http://www.emergency.it/menu.php?A=004&SA=021&ln=It
[ #
22/10/2008 11:30:40 ]
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pinot
ha scritto:
a tutti i fratelli montanari e valligiani.Il 6 dicembre,anniversario della riconquista di Vevaus, Val Susa, grande corteo NO TAV a Susa ore 14,00.La contrarietà al TAV non è sopita, anzi.Venite con canzoni e i vostri strumenti, faremo tutti festa alla faccia dei cementificatori/speculatori/ladri della nostra terra.A sarà dura.
[ #
20/10/2008 20:41:06 ]
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juspot
ha scritto:
bel concerto a ussolo! bravi tutti!!! avevo proprio voglia di suonare con voi!
[ #
19/10/2008 19:28:35 ]
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Charč Moulą
di sulle montagne ha scritto:
riceviamo da Mariano e vi proponiamo alcune considerazioni sulle Comunità Montane:
Le Comunità Montane (CM) da tempo sono sotto attacco e la loro fine avverrà probabilmente per asfissia, visto che nei prossimi anni si prosciugheranno i finanziamenti da Roma.
In loro difesa da noi si stanno muovendo da tempo generali senza esercito, ma perché dalle valli non giunge alcun segnale di mobilitazione generale ne da parte dei Comuni né da parte della popolazione? Perché questo fallimento?
Due i motivi, il primo è un errato concetto di montanità che ha fatto dilagare in pianura un ente che si dichiara montano, il secondo è la sua innaturale collocazione come ente di raccordo tra i Comuni e il resto della struttura di potere.
Se in altre regioni le CM arrivano alle spiagge mediterranee, in Piemonte esse scendono abbondantemente in pianura, ma nulla mi porta a riconoscere come montani i Comuni della fascia pedemontana, inglobati fin dall’inizio nelle CM convinti, allora come ora, che esse possano far pesare le proprie ragioni solo se esprimono grandi numeri.
Come risultato di questo errore, si è avuta l’emarginazione della montagna vera, che in un contesto così chiaramente squilibrato, sia in termini demografici che economici, non ha peso decisionale.
I Comuni di fondovalle hanno problemi e dinamiche sociali ed economiche assolutamente diverse dalle zone alpine e, paradossalmente, sono questi i Comuni che rischiano di pagare in un futuro prossimo il prezzo maggiore per l’errore nel quale si persevera.
Sul piano organizzativo, la Regione ha sempre cercato un percorso breve per assumere decisioni che riguardano la montagna e per questo ha voluto un rapporto privilegiato con i Presidenti delle C.M., scavalcando la figura dei Sindaci.
Le scorciatoie però non funzionano in democrazia e questo è il secondo motivo che ha indebolito le C.M., che si sono allontanate sempre più dal territorio, che, piaccia o meno, è rappresentato in prima battuta dai sindaci e non dai presidenti di CM.
Questo metodo funzionerebbe in un contesto in cui la sussidiarietà è applicata e riconosciuta, in cui le C.M. hanno deleghe date dai Comuni, ma ora siamo in una situazione inversa, le deleghe arrivano da Torino e dai Comuni sono subite.
Se da Roma si vogliono cancellare le CM, la Regione è corsa ai ripari con un unico obiettivo : tenerle a tutti i costi in vita e la soluzione trovata è quella di ridurle da 48 a 23, senza ridiscuterne l’estensione geografica e di adottare il metodo maggioritario per le elezioni del consiglio e della giunta.
In questi mesi non ho mai sentito una parola al riguardo delle cause del collasso, solo e sempre discorsi di spartizioni territoriali, luoghi in cui sistemare la sede della CM, preoccupazioni di presidenti che vedono traballare il loro scranno, ecc..
Trovare soluzioni a problemi di cui non si vuole conoscere i termini è una bella scommessa.
“La diversità geografico-storica, per essere rispettata, reclama costruzioni complementari e armoniose che preservino la personalità e la ricchezza di ciascuno”, bisognerebbe riflettere su questa affermazione di J. Le Goff.
Perché allora non ribaltare completamente la proposta con piccole aggregazioni di Comuni nelle medie e alte valli e lasciare che quassù il metodo proporzionale favorisca un approccio comunitario?
I sindaci poi devono tornare ad essere il riferimento per la struttuta di potere, a loro la scelta se delegare rappresentanza e compiti a enti di valle e procedere ad unioni tra Comuni ormai troppo deboli demograficamente.
La Giunta regionale ha fatto però la sua scelta, spero che il Consiglio sia più saggio, comunque un favore a tutti lo chiederei : non chiamate queste nuove macro aggregazioni “Comunità Montane”, nulla in esse mi ricorda un approccio comunitario e la montagna vera è lontana da questi carrozzoni.
Mariano Allocco
[ #
19/10/2008 19:27:04 ]
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Giorgio Gaber
ha scritto:
Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. ... la mamma no.
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche... lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.
Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera...
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno; era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come... più di sé stesso. Era come... due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare... come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.
[ #
19/10/2008 19:15:43 ]
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Giuseppe
di La Gardia ha scritto:
Ciao Ricou da La Gardia, sono ancora qui tra cielo e mare. saluti a tutti. Giuseppe guardiolo anomalo
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07/10/2008 23:25:58 ]
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ricou
di peisana ha scritto:
anche se nn e scritto cosi, ma il conc.di ussolo è confermato,per ilsabato 18 ottobre vi aspettiamo numerosi per muovere un po il culo forza un pò .........
ciao guardia ..........
ricou
[ #
01/10/2008 17:53:35 ]
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domanda: Dove si terrą il vostro prossimo concerto ??
risposta: Non preoccuparti, al momento non lo sappiamo neanche noi !
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